Collettiva di fine anno. Terza edizione. Casa degli Artisti – Gallipoli.
ARTE INSIEME, grande collettiva di fine anno, organizzata da “La Casa degli Artisti” di Gallipoli (Le) è giunta alla terza edizione.
Dal 28/12/08 all’11/01/09, grandi maestri di differenti movimenti artistici esporranno nella grande casa-museo alcune delle loro opere riguardanti il tema “I Ricordi”.
L’argomento proposto ha suscitato grande interesse in tutti i partecipanti e, ciascuno nel suo stile, ha voluto contribuire a questo coinvolgente dibattito.
I ricordi costituiscono la trama della nostra esistenza e delle nostre esperienze private, fanno da supporto alla nostra mente creando la nostra storia privata
e una specie di internet individuale alla quale siamo sempre collegati e dalla quale di continuo attingiamo informazioni senza rendercene conto.
E’ questa la chiave di lettura di tutte le opere esposte e il punto di partenza per una corretta interpretazione dei percorsi artistici rappresentati,
siano essi minimali, materici, surrealisti o semplicemente figurativi. A questa terza edizione partecipano, in ordine rigorosamente alfabetico, i seguenti grandi maestri:
Sebastiano Altomare, Romina Berto, Pino Bosco, Giuseppe Cascella, Pino Conestabile, Letterio Consiglio, Fabio Curto, Angelo De Boni, Giorgio De Cesario, Massimo De Luca, Bice Ferraresi, Eugenio Giustizieri, Raffaele Iannone, Salvatore Pepe, Max Hamlet Sauvage.
Tutti giocano senza speranza di vincere con la memoria e le consapevoli riflessioni
su questioni teorico-culturali più generali. L’occasione è fornita da opere, interventi, dibattiti, nonché da note personali, introspettive, moraleggianti e aforistiche, sull’esperienza artistica del mondo.
L’evento è stato curato dai Proff. Massimo De Luca, Eugenio Giustizieri e Maria Cristina Maritati ed è stato dedicato in particolare agli artisti Salvatore Pepe Giorgio DeCesario, reduci entrambi dai successi della Biennale di Venezia, il primo nella manifestazione Cesario,reduci entrambi dai successi della Biennale di Venezia, il primo nella manifestazione “Camera 312, promemoria per Pierre”, il secondo nell’evento “13 X 17-Padiglione Italia” a cura di Philippe D’Averio.
Maria Cristina Maritati
LE VOCI DEI RICORDI
I ricordi sono come voci fuori dal tempo che leggono il presente, la fragilità dell’artista a cui tocca spesso il compito di diventare forma ed espressione della verità.
E poi naturalmente la casa delle meraviglie dove sono addensati svariati nuclei di riflessione, la cui coerenza è garantita da un percorso personale dal generale tono di confessione.
Seguendo un tenue impianto narrativo, una camminata errante, l’incombenza dei ricordi e delle loro ombre sono davvero uno squarcio provvisorio sulle fondamenta invisibili della poesia e sul tragico scotto dell’esistenza.
Un evento che illumina, radiografando lo scheletro riflessivo della pittura contemporanea.
Un segno, insomma, di quanto l’esperienza umana e intellettuale degli artisti presenti, immersa nella profondità di istanze e passioni dal sapore meridiano, tra fedeltà alla terra e silenzio di Dio, tra metafisica sperimentale e vocazione interreligiosa e interculturale, possa incrociare creativamente le domande e la ricerca della cultura meridionale.
Il Sud come luogo dell’anima dove si incontrano e si scontrano passioni e disperazioni, malinconie e speranze, sconfitta politica e voglia di utopia, coscienza dei propri errori e desiderio rabbioso di rinnovamento.
L’arte contemporanea ha la funzione di offrirci una visione del nostro esistere qui e oggi.
In un’epoca tanto problematica i modi di rappresentazione sono complessi, per cui l’importanza dei ricordi diviene legame tra impegno etico ed estetico e i problemi del mondo.
Un gomitolo di sentimenti e dissonanze solitarie che decifra i segni di un futuro che si prepara snodandosi lungo l’affascinante percorso dei ricordi con un tono sobrio e verosimile che spiazza e inquieta, facendoci ritrovare straniti e complici di ciò che accade.
Eugenio Giustizieri